Si può recuperare un cane che aggredisce mortalmente il proprietario?

A seguito dei recenti casi di cronaca, che hanno visto aumentare le aggressioni da parte di cani nei confronti dei loro proprietari o di persone esterne al nucleo familiare, vogliamo rispondere  a un quesito fondamentale:

Si può recuperare un cane che aggredisce, anche mortalmente, il proprietario?

Oggi vogliamo raccontarvi la storia di Tyson e Thor, due Rottweiler arrivati al Canile di Mirandola a seguito di un’aggressione mortale ai danni della loro proprietaria.

Abbiamo deciso di scendere in campo al loro fianco, grazie al progetto Nessuno Escluso, che mira ad offrire percorsi di recupero comportamentale a cani altrimenti definiti “irrecuperabili”. Durante gli ultimi mesi non li abbiamo mai abbandonati e, grazie al prezioso aiuto del nostro Dog Trainer Manager Mirko Zuccari, li abbiamo aiutati a ritrovare equilibrio e serenità.

Lavorare con cani che hanno un passato difficile alle spalle è un compito che svolgiamo a prescindere da quello che i cani hanno causato, consci del fatto che una volta capito qual è il problema alla base, ogni cane può ritrovare il suo equilibrio.

L’adozione è ciò che ci auguriamo per ognuno di loro. Tuttavia, se ciò non dovesse avvenire, ci teniamo a sottolineare che restituire serenità e stabilità a un cane costretto a vivere in canile ha come obiettivo primario quello di scongiurare la possibilità che passi la sua intera vita chiuso in box, in un completo isolamento sociale che a nostro parere lederebbe i diritti di qualsiasi essere vivente.

Il rapporto con gli educatori e i volontari, le passeggiate all’aria aperta, ogni momento di interazione e di cura, seppur non paragonabili a una vera e propria adozione, devono essere diritto fondamentale di ogni cane costretto a vivere in canile.

P.S.: Esprimiamo un pensiero di vicinanza alle vittime di situazioni tragiche come questa. Lavoriamo ogni giorno per far sì che in futuro la parola d’ordine sia “consapevolezza”.

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