Fondazione Cattolica racconta Cambio Rotta come uno dei progetti vincitori del contest “Una mano a chi sostiene”

“Una mano a chi sostiene – Storie” è la rubrica di Fondazione Cattolica che si occupa di raccontare 10 fra i progetti vincitori del contest “Una mano a chi sostiene”, che ha coinvolto 578 progetti candidati appartenenti a realtà non-profit provenienti da 17 regioni italiane

Sono stati 100 i progetti scelti dopo essere stati votati da una giuria interna, e sottoposti successivamente al voto dei cittadini, che hanno decretato i 26 vincitori, destinatari di un finanziamento complessivo di 500.000 euro!

La Fondazione Cave Canem è riuscita a posizionarsi tra le realtà vincitrici grazie al progetto Cambio Rotta, che vede il nostro team impegnato con giovani autori di reato ammessi all’istituto della “messa alla prova”, i quali hanno la possibilità di dare concretezza alla loro voglia di riscatto attraverso percorsi di formazione teorico/pratica svolti in canile, per diventare un punto di riferimento agli occhi di quei cani che più volte si sono sentiti giudicati come “irrecuperabili”. I ragazzi apprendono le conoscenze e le abilità per realizzare dei percorsi di recupero comportamentale rivolti a quei cani che, altrimenti, sarebbero condannati a una vita di reclusione all’interno del box. 

Ci siamo accorti che grazie a questo progetto i ragazzi riescono a tirar fuori il loro lato sensibile, perché i cani ti mettono sempre alla prova da questo punto di vista, ti chiedono di essere te stesso” racconta Chiara Muzzini, Educatrice cinofila senior della Fondazione Cave Canem.

Fino ad oggi sono stati coinvolti 39 giovani, dei quali 32 hanno superato con successo la “messa alla prova”, 3 sono ancora in “messa alla prova”, 11 hanno beneficiato di una borsa lavoro, 11 di una borsa di studio per diventare Educatori Cinofili, e 6 sono entrati a far parte della Fondazione con un incarico professionale.

Lo sviluppo di percorsi formativi di giustizia riparativa testimonia l’efficacia del progetto – afferma Adriano Tomba, Segretario generale di Fondazione CattolicaUn cambio di rotta sostenibile che formando i giovani autori di reato anche professionalmente, ne riduce significativamente la possibilità di recidiva”.

Raccontando di come ogni nostro progetto deve fare del bene due volte, a persone ed animali abbandonati, la presidente della Fondazione Cave Canem Federica Faiella afferma: “Il coinvolgimento di giovani autori di reato e cani abbandonati rappresenta l’unione perfetta. I giovani sono attori del proprio destino e padroni della propria vita. I cani abbandonati guardano ai ragazzi e alle ragazze che coinvolgiamo come dei veri e propri supereroi. I giovani, per competenze acquisite, determinazione, voglia di fare, energia, riescono a scrivere storie a lieto fine per chi da solo non può scegliere”.

Guarda il video che racconta il nostro progetto!

Condividi l'articolo su

torna alle news