Emergenza in Sicilia

Tanti cani, talvolta sofferenti e stressati, anziani o spaventati, trattati come degli oggetti, vittime dell’ennesimo bando al ribasso che preferisce il risparmio a breve termine al loro benessere. 

Animali che non solo rischiano di non ricevere mai l’opportunità di trovare una famiglia che li ami, ma anche di non riuscire a vivere una vita degna di questo nome.

Il Comune di Ragusa, a dicembre 2021, ha deciso di affidare direttamente a un canile privato nel casertano il servizio di recupero, ricovero, custodia e mantenimento in vita dei cani randagi del suo territorio. Non è la prima volta che la città siciliana si affida a tale struttura: ci risulta che, nel tempo, oltre 200 cani vi siano stati trasferiti, circa 100 negli ultimi due anni, con fonti sul territorio che affermano che solo 30 di questi sarebbero sopravvissuti.

La decisione di ricorrere nuovamente a questo specifico canile nel casertano è giunta dopo due bandi andati deserti, probabilmente a causa della cifra offerta: 2,70 euro al giorno per cane, decisamente insufficienti a garantire, ai cani senza famiglia, anche solo lo stretto indispensabile per vivere.

L’Autorità nazionale anticorruzione, già nel 2016, affermava che il minimo per un’esistenza dignitosa dei cani ospitati nei canili fosse 3,50 euro al giorno che equivalgono, oggi, a circa 4 euro.

Tutto ciò in nome di un risparmio che avviene sulla pelle dei più fragili.

Noi della FONDAZIONE CAVE CANEM riteniamo una simile gestione del tutto inefficace per affrontare un fenomeno quale il randagismo che, nella regione Sicilia, è tanto dilagante quanto mal gestito.

Il nostro team ha prontamente inviato una diffida al Comune a ritirare, in autotutela, la delibera di assegnazione del servizio al canile di destinazione e bloccare subito i trasferimenti, offrendo supporto all’Amministrazione Comunale per delineare una strategia di gestione del canile e di contrasto al randagismo. 

Grazie al nostro Programma “#NessunoEscluso” vogliamo interrompere il business di assegnazione di servizi di custodia e accudimento di cani randagi che punta tutto sul ribasso d’asta: un sistema che rende impotenti i volontari che ogni giorno si confrontano con la sofferenza dei cani senza famiglia e specula sulla loro pelle!

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