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Cambio Rotta cresce ancora: al via i laboratori in comunicazione digitale, fotografia, videomaking, content creation e social media management!
La Fondazione Cave Canem ha dato vita nel 2021 a Cambio Rotta, un progetto di giustizia riparativa, rivolto a giovani autori di reato, che scontano il periodo di messa alla prova svolgendo attività socialmente utili.
A Settembre 2023 abbiamo deciso di ampliare il ventaglio di attività che i ragazzi beneficiari avranno la possibilità di svolgere: se finora il superamento della “messa alla prova” veniva reso effettivo a seguito della frequenza di un corso di formazione a carattere teorico-pratico svolto interamente in canile, funzionale a sviluppare le competenze per risultare un valido aiuto ai cani abbandonati, da oggi i giovani autori di reato avranno la possibilità di partecipare a laboratori all’interno del reparto comunicazione della Fondazione Cave Canem.
Supporto allo sviluppo di campagne di sensibilizzazione e informazione in materia di tutela animale, adozioni consapevoli e responsabili e inclusione sociale, sono alcuni dei principali obiettivi che il nuovo volto del progetto Cambio Rotta vuole rappresentare, permettendo ai giovani provenienti da contesti svantaggiati di incrementare le loro competenze nell’ambito della comunicazione digitale, con focus sulla produzione e post-produzione di materiali visual (fotografie, video e videointerviste) destinati ai social network.
L’obiettivo è quello di accompagnare i giovani per tutta la durata della messa alla prova, fino al superamento con successo della stessa e contestuale estinzione del reato, facilitando il loro reinserimento nel contesto familiare e sociale e avvicinandoli al mondo del lavoro.
Ogni anno sono circa 30.000 le segnalazioni per reati commessi da minori.
Negli ultimi anni, l’istituto della messa alla prova, percorso ad opera dell’USSM (Ufficio di Servizio Sociale per Minorenni), che vede i giovani coinvolti in lavori socialmente utili funzionali all’estinzione del reato commesso, ha visto un forte incremento. Tra il 1992 e il 2020 le concessioni di tale misura sono aumentate del 286,2%, passando da 788 a 3.043. I benefici della messa alla prova sono innumerevoli: il tasso di recidiva per chi sconta la pena interamente in carcere è superiore al 60%. Nel caso delle misure alternative, invece, non supera il 20%.
Per scongiurare il rischio di recidiva e che i beneficiari coinvolti si affilino nuovamente al contesto di provenienza e alle frequentazioni devianti o si isolino socialmente, la Fondazione interviene anche in una fase successiva dando ai giovani che si sono distinti per predisposizione e impegno, la possibilità di:
- beneficiare di borse di studio per acquisire la qualifica di educatore cinofilo o le competenze di social media officer junior;
- beneficiare di borse lavoro per svolgere un training intensivo in materia di:
- gestione, accudimento e recupero comportamentale di cani vittime di abbandono e maltrattamento;
- comunicazione digitale etica e responsabile;
- di essere destinatari di un incarico professionale quale parte del team di campo o di ufficio della Fondazione.
L’aggiunta dei nuovi laboratori in comunicazione e social ha l’obiettivo di porre l’attenzione verso un’altra importante tematica: emergono dati piuttosto significativi circa le rischiose conseguenze di un errato utilizzo dei social media da parte dei giovani ragazzi, con particolare riferimento alla percezione sempre più distorta della realtà che li circonda, e che si traduce in un impiego negativo e persino dannoso di un potente strumento mediatico (cyberbullismo, l’adescamento, furto d’identità, il “neonato” body-shaming e altro ancora) al quale abbiamo deciso di dare una connotazione totalmente diversa. Le attività laboratoriali in materia di comunicazione integrata, sono pensate per valorizzare al meglio il prezioso lavoro svolto dal team di campo della Fondazione in termini di benessere animale e inclusione sociale.